Cosa succede alla natura se i fiori primaverili, invernali, autunnali o estivi sbocciano tutto l'anno? Quali tecnologie possono venirci in aiuto? Scoprilo leggendo il nostro approfondimento!

Negli ultimi anni è capitato di vedere fiori primaverili o fiori estivi sbocciare in periodi insoliti, anche in pieno inverno.
Questo fenomeno, spesso legato ai cambiamenti climatici e agli sbalzi di temperatura non è normale e può avere conseguenze negative sugli ecosistemi, come il disallineamento con gli impollinatori o lo stress delle piante.
Scopriamo insieme quali impatti ha questo evento e come far sbocciare fiori primaverili, autunnali, invernali o estivi tutto l’anno, ma in modo sostenibile.
I fiori primaverili sono quelle specie che sbocciano naturalmente nei mesi della primavera, in genere tra marzo e maggio.
Quando pensiamo a questa stagione, infatti, il nostro pensiero va subito ai suoi fiori: tulipani, narcisi, giacinti, ranuncoli, primule, margherite, anemoni, fresie e peonie. Questi ultimi, sono i protagonisti indiscussi della stagione della rinascita, quando la natura si risveglia e i colori tornano a illuminare giardini e paesaggi.
Questi fiori, ciascuno con il proprio profumo e significato, seguono da sempre i ritmi della terra: temperatura mite, luce crescente e umidità del periodo ne stimolano la fioritura. Tuttavia, a oggi, capita sempre più spesso di vederli sbocciare fuori stagione.
Per tale motivo, nelle prossime righe, vi spiegheremo perché questo accade e quale soluzione esiste per evitare che succeda.
Quando i fiori sbocciano fuori stagione, la natura ne risente: alcune specie di animali possono perdere fonti di cibo, altre piante possono competere in maniera innaturale e le stesse piante rischiano un indebolimento. Insomma, ciò che può sembrare bello è, in realtà, un campanello d’allarme per il nostro clima.
Ogni pianta, infatti, ha un suo ciclo naturale, regolato da fattori come la luce, la temperatura e l’umidità. Ad esempio:
Quando questi cicli vengono alterati, a causa di temperature più elevate in inverno o periodi di siccità, le piante possono sbocciare in anticipo o fuori stagione.
Come sottolineato, si tratta di un fenomeno affascinante ma che ha effetti negativi sugli ecosistemi. Non a caso, quando questa situazione si verifica ecco cosa avviene:
In sintesi, i fiori fuori stagione in natura non sono un segno di abbondanza, ma un segnale sullo stato del nostro clima.
Fortunatamente, la tecnologia viene in nostro aiuto e ci offre una soluzione per godere di fiori primaverili, estivi, invernali e autunnali tutto l’anno, senza mettere a rischio la natura: l'indoor farming.
Ma di cosa si tratta? Rispetta la natura?
Vogliamo rassicurarvi. Le indoor farm non sono altro che ambienti protetti e controllati, dove temperatura, luce, umidità e nutrienti sono regolati in modo preciso. Questo permette di:
Scopriamo più nel dettaglio il funzionamento.
All’interno di queste strutture, dette appunto indoor farm, l’ambiente naturale viene simulato e ottimizzato: grazie a luci led particolari ad alta efficienza che riproducono il ciclo giorno-notte, il controllo di temperatura, irrigazione, nutrienti, ventilazione, umidità e assenza di pesticidi nocivi, la fioritura diventa programmabile e sostenibile, senza dipendere dal clima esterno o da altri fattori.
Le indoor farm rappresentano una soluzione concreta e sostenibile al cambiamento climatico. Grazie a questa tecnologia è possibile produrre fiori recisi fuori stagione riducendo al minimo l’impatto ambientale.
A differenza dell’agricoltura tradizionale, le coltivazioni in ambiente controllato consumano molta meno energia e richiedono una quantità di suolo nettamente inferiore, perché le piante crescono su più livelli, in verticale.
Non solo, l’uso delle coltivazione idroponica, un sistema in cui le radici crescono in acqua e non nel terreno, permette di eliminare completamente l’uso di pesticidi, poiché si tratta di un ambiente chiuso e sterile, privo di contaminazioni esterne.
L’acqua impiegata viene riciclata continuamente, riducendo gli sprechi al minimo e garantendo un consumo idrico molto più basso rispetto ai metodi convenzionali.
Non solo, oggi gran parte dei fiori recisi arriva da lontano, spesso a bordo di aerei, navi e camion emettendo un’ enorme quantità di CO₂.
Le indoor farms, invece, permettono di produrre localmente fiori di alta qualità tutto l’anno, riducendo drasticamente l'inquinamento legato ai trasporti e offrendo un modello produttivo più pulito, efficiente e rispettoso della natura.
Per concludere, le indoor farm, come Bloom LABS, rappresentano un vero e proprio tesoro per affrontare il cambiamento climatico.
Grazie a tecnologie come questa, è possibile mantenere una produzione costante di fiori recisi fuori stagione rispettando i ritmi autentici della natura.
Un equilibrio perfetto tra tecnologia, bellezza e sostenibilità che ci permette di guardare al futuro con consapevolezza e serenità.
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